Innanzitutto un appunto tecnico minore: Inside Poker Mind menziona David Sklansky come “consulente strategico”, tuttavia, non fatevi ingannare. Sklansky non è coautore di questo libro. Anche se Sklansky e Mason Malmuth vengono spesso citati, questo è un libro scritto soltanto da John Feeney.
Feeney non è esattamente come gran parte degli autori di poker e ha creato un libro che non è esattamente come gran parte dei testi sul poker. Sebbene oggi sia un autore e giocatore professionista di poker, in precedenza Feeney ha studiato e ha conseguito la laurea in psicologia clinica. In questo libro Feeney si serve delle sue competenze in materia di psicanalisi per esplorare l’insieme variegato di temi legati al poker. Questo non è un tipico manuale di poker. Non c'è nessuna indicazione relativa alle mani di partenza, nessun consiglio su come giocare al flop, turn o river. Invece, questo libro è organizzato in una serie di brevi saggi, ognuno dei quali esplora, da un punto di vista psicologico, alcuni aspetti del gioco del poker.
Il chiaro scopo di Feeney è quello di incoraggiare il lettore a riflettere sulle sue azioni e sui motivi che ne stanno alla base, cosicché possa migliorare il suo gioco. È dentro la vostra mente che questo libro cerca di entrare. Per fare un esempio, anziché dare una serie di raccomandazioni in materia di mani di partenza, Feeney parla del gioco d'apertura troppo loose analizzando cosa spinge un giocatore a essere troppo loose (ad esempio, forse sopravvaluta le sue abilità e crede, a torto, che il suo gioco superiore nelle street successive lo autorizzi a giocare un range di mani di partenza più ampio). È questo il tipo di approccio seguito in tutto il libro.
L’impostazione di questo libro indica che, sebbene (com'è ovvio) si possa leggere in modo lineare dall'inizio alla fine, permette anche una lettura a casaccio. Ogni argomento e affrontato in un saggio o in una serie di saggi su un unico tema. Questa impostazione si presta anche perfettamente alla rilettura di specifiche sezioni.
Anche se teoricamente è un libro per il fixed-limit hold’em (giacché quando entra nel merito di alcune giocate specifiche queste sono tratte in genere dal fixed-limit Hold’em), non è proprio il caso di descrivere il libro come tale. In pratica tutto ciò che viene trattato al suo interno si potrebbe applicare a ogni livello o variante di poker.
Nel complesso questo è un libro davvero ottimo. È difficile immaginare un giocatore di poker pensante che non possa trarre beneficio da questa lettura. È anche uno dei testi sul poker più facili da leggere e più gradevoli presenti sul mercato. Nonostante l'approccio (forse scoraggiante), questo libro non è assolutamente una lettura impegnativa “di tipo manualistico”. I saggi sono facili da leggere e da assimilare e, cosa più importante, raggiungono il loro scopo: stimolare i lettori a riflettere sul loro rispettivo argomento d’interesse.
Recensione a cura di Wadofella
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