Titolo Libro: POKER FORMULA

Recensione: Recensione apparsa su Assopoker.com

Questo è un libro innovativo che non vi parlerà di come vincere il main event delle WSOP, bensì di come vincere i tornei minori, quelli dove occorre velocizzare il gioco: quelli dai buy in dai 20$ ai 1.000$ che non durano più di 5 o 6 ore. La strategia proposta ben si adatta a quei multitavolo dove i livelli aumentano velocemente, lo stack a disposizione è esiguo ed il buy in si aggira su cifre alla portata di tutti. Snyder presenta una tecnica per quantificare la velocità di un torneo e la coniuga con l’abilità richiesta; il risultato sarà il confronto tra la fortuna e l’abilità per vincere un torneo e quale sia la tattica migliore da attuare: il cosiddetto “fattore pazienza”.Come nella maggior parte dei teoremi sul poker l’autore basa le sue convinzioni su tre fattori fondamentali: le tue carte, il tuo stack e la tua posizione al tavolo. La parte principale del libro indica come accumulare il maggior numero possibile di chips senza che necessariamente avere tra le mani buone starting hands e sul come metterle a frutto una volta raggiunto uno stack imponente. Le informazioni date sulla posizione sono semplici passaggi matematici che non richiedono necessariamente buone carte tra le mani del giocatore; concetti già assimilati dai grandi professionisti affermati, ma che possono tornare utili a chi è alle prime armi e a chi è solito partecipare ad eventi minori, gli eventi a cui si partecipa più frequentemente.In sostanza ciò che leggiamo è una metodo completamente diverso di vedere il texas hold’em no limit da quello illustrato da tutti gli autori che hanno scritto di poker: quest’ultimi vi spiegano come vincere il main event delle WSOP, Snyder vi spiega come essere vincenti nella giungla dei tornei turbo alla portata di tutti. Un libro da leggere per chi vuole farsi le ossa sia live che online, dato che crea anche buone basi per le fasi avanzate di grandi tornei. Uno dei libri più originali che siano stati scritti sul poker.Recensione a cura di Assopokerhttp://www.assopoker.com 

Recensione: Recensione apparsa su Launchpoker.com

Nelle note sull’autore di Arnold Snyder si potrebbe tranquillamente affermare “leggenda del gioco d’azzardo - a Las Vegas è considerato uno dei migliori”. Ha esperienza e competenza in parecchi giochi da casinò ma forse risulterà soprattutto conosciuto per i suoi interessi nei confronti del poker, la sua bravura nel blackjack e le sue interessanti idee sulla strategia che rompono con la tradizione. Se aveste la possibilità di imparare da una simile leggenda, magari la cogliereste al volo (e quell’occasione l’avete ora). Poker Formula di Snyder è fatto per prepararvi in modi in cui altri libri possono avere fallito. Il bello del libro di Snyder è il modo in cui si concentra sul tipo di competizioni con quota d’iscrizione più bassa alle quali molti giocatori reali partecipano, senza dare alcun rilievo agli eventi di tipo WPT e WSOP. Se vi interessa imparare a vincere i tornei con struttura veloce non trasmessi dalla TV e che non vedono protagonisti i nomi famosi, allora questo è il libro che fa per voi. Snyder illustra ai lettori le varie situazioni di gioco e le conseguenti tattiche cui si è trovato di fronte in diversi tornei reali. Un rilievo speciale è dato al gioco di posizione. Snyder descrive dei sistemi per riconoscere il livello di abilità richiesto in ogni torneo e poi dà dei consigli di gioco specifici per le varie tipologie. Oltre alle sue personali idee su come giocare e vincere, Snyder si fa avanti con coraggio per contestare certe teorie pokeristiche raramente contestate e alle quali si è data troppa rilevanza. Le sue contestazioni nei confronti delle strategie classiche si fondano sul peculiare ragionamento matematico di Snyder che rappresenta il filo conduttore di tutto il libro. Snyder ha una base di estimatori fedeli, si guadagna da vivere giocando nei tornei di poker e i suoi consigli vengono seguiti senza difficoltà. Se siete giocatori di torneo di livello principiante o intermedio, otterrete dei benefici da questo libro; un libro che fornisce un insieme di teorie, un approccio matematico e una strategia operativa di gioco ottimi e tutti avvalorati dall’esperienza di una leggenda del gioco d’azzardo. Recensione a cura di www.launchpoker.com

Recensione: Recensione apparsa su Pokerworks.com

Siete mai stati seduti a un tavolo di un torneo online o live chiedendovi perché certi altri giocatori giocassero mani come 8-2 offsuit? E siete mai rimasti, ancora più spesso, a bocca aperta per il fatto che dei giocatori del genere stavano davvero arrivando a premi nel torneo e spesso addirittura al tavolo finale, dove vincevano tutto? Nell'allontanarvi dal tavolo, maledicendo la vostra sfortuna per il fatto di esservi visti di nuovo scoppiare gli assi da una mano scadente che ha pescato delle carte miracolose, vi siete mai soffermati a pensare che forse, soltanto forse, c'era una qualche coerenza nella follia di quei giocatori? Se sì, allora vi converrà decisamente leggere Poker Tournament Formula di Arnold Snyder. L’autore chiarisce da subito che questo libro non è come i classici dedicati al gioco da torneo scritti da Harrington, Cloutier e altri. Dice che questi libri sono preziosissimi, ma riguardano uno stile di gioco molto diverso rispetto a quello che tratta lui. Anziché porre l'accento sui tornei più lunghi e con stack più profondi che Harrington ha analizzato in modo tanto brillante, Snyder è interessato a produrre una strategia ottimale per tornei più veloci, il tipo che vedete online e nei casinò ogni giorno e sera della settimana. Per riuscirci, presenta quel che chiama “patience factor” di un torneo, che si basa sul tempo necessario affinché un giocatore venga mangiato dai blinds non giocando nemmeno una mano. Secondo lui, minore è il patience factor, minore sarà l'abilità e maggiore la fortuna richieste nel torneo; e più un giocatore dovrà essere aggressivo per sopravvivere e prosperare, in modo da evitare i risvolti negativi di vedersi scoppiare le mani forti. Il giocatore che non adotta uno stile aggressivo in questo tipo di competizione verrà mangiato dai blinds più velocemente di quanto si vedrà distribuite delle mani premium e alla fine si troverà corto e obbligato a giocarsi tutte le chips in un momento meno che ottimale. Al centro della strategia di Snyder vi è un concetto che lui prende in prestito dal gioco “carta-forbice-sasso”, con lo stack, le carte e la posizione in luogo dei classici gesti fatti con la mano. Come nel gioco originale, il “sasso” (le chips, come un sasso, le potete lanciare) rompe le “forbici” (la posizione), le forbici tagliano la “carta” (le carte) e la carta avvolge il sasso. Questa idea brilla per semplicità quanto per efficacia, poiché dà al giocatore qualcosa a cui aggrapparsi quando si trova nel dubbio se fare o no una giocata.   Partendo dall'idea che nella maggior parte dei casi non andrete a premi nei tornei, l'obiettivo di Snyder è di fare in modo che quando andate a premi, vinciate molto, piazzandovi ai primi posti della classifica. Per riuscirci occorre accumulare continuamente chips per tutto il torneo e questo giocando in modo aggressivo quando in posizione, indipendentemente dalle carte che si hanno. L'autore addirittura consiglia di cominciare senza nemmeno guardare le proprie carte, giocando soltanto quando si è seduti in buona posizione, e di prendere poi l'iniziativa di puntare mantenendola per il resto della mano.   Quando lessi questa sezione del libro, mi ricordai di Annette Obrestad, che coprì le sue carte e vinse un torneo online con 200 persone al via grazie soltanto alla mera aggressività e giocando sugli avversari anziché sulle sue carte. Snyder caldeggia uno stile di gioco simile, con una serie di regole da seguire riguardo a quando giocare o no che sono piuttosto diverse rispetto a quelle presenti nella maggior parte dei libri sul poker e che possono sfidare l’insieme di convinzioni di gran parte dei giocatori. Oltre a fornire una struttura per il gioco da torneo, Snyder si dedica a lungo a spiegare cose che molti altri libri ignorano o alle quali dedicano ben poco spazio. Un capitolo particolareggiato descrive il gioco ottimale nei tornei veloci con rebuy; e spiega a lungo i vari tipi di tornei rebuy e come trarne il massimo guadagno. Inoltre analizza nel dettaglio argomenti spesso ignorati, come gli accordi al tavolo finale per la spartizione del montepremi, i bounty e le scommesse tra giocatori su chi andrà più avanti nel torneo, e dedica molto tempo a mostrare i vari sistemi che un giocatore ha a disposizione per barare sia nei tornei live sia nei tornei online. È anche molto chiaro nel delineare tutta una serie di bluff che andrebbero inseriti nel proprio gioco, per tenere gli avversari nell'incertezza. Per quei giocatori che considerano i libri di Harrington dedicati al gioco da torneo sacri come la Bibbia, molte delle idee qui presenti cozzeranno contro alcune convinzioni profondamente radicate. Ma ciò che Snyder fa in realtà è di sostituire l'idea di Harrington circa l'importanza dei “punti di inflessione” (quei momenti di un torneo in cui il proprio gioco deve cambiare a causa del rapporto tra il proprio stack e i blinds e gli ante) con l'idea che questo genere di torneo non è altro che un grande punto di inflessione, nel quale la propria strategia deve continuamente riflettere la velocità di accelerazione del gioco. L'idea dell'autore è che i giocatori che non se ne rendono conto saranno sempre in balia della fortuna delle carte e in un torneo non andranno quasi mai abbastanza avanti da poter vincere una grossa fetta del montepremi. A quei giocatori che sono avviliti dal fatto di trascorrere ore al tavolo solo per uscire continuamente in bolla nei tornei con struttura veloce o che, allorché riescono davvero ad andare a premi, guadagnano in un’ora meno di un friggitore del McDonald’s questo libro può mostrare ai loro occhi tutta una serie di strategie che consentiranno loro di fare in modo che giocare un torneo valga il tempo speso. Il libro è ben approfondito e contiene delle basi matematiche molto solide su cui poggiare tutti i concetti. Insegna a giocare secondo uno stile molto più audace, descrivendo, al contempo, i tipi di giocatori contro cui ci si trova nei tornei con struttura veloce, così da poter sapere chi sfruttare e chi evitare. Poker Tournament Formula è decisamente da leggere, studiare e utilizzare per un gioco da torneo più redditizio.

Recensione a cura di ClearSpine

per www.Pokerworks.com