Quello del libro è il Dan Harrington che in genere vedete nei tornei. In Harrington Vol. II l’autore descrive la fase finale dei tornei di no-limit e la relativa strategia. Vi troverete una gran quantità di informazioni e la stessa facilità di lettura del primo volume. Insieme ad analisi di mani ottime e assidue, spiega l’M e il Q e come cercare di non finire fuori dai tornei venendo mangiati dai blinds (una delle mie care vecchie abitudini prima che leggessi questo libro) via via che i blinds crescono e le dimensioni degli stack cambiano drasticamente. C’è anche una sezione sul gioco heads-up e sulle variazioni nella teoria delle mani di partenza per questa fase del gioco. Molti giocatori vanno bene finché non arrivano all’heads-up, poi non hanno più la benché minima idea di come giocare. Come nel caso del primo libro, questo stile di gioco può non essere per tutti e non diventerete detentori di un braccialetto WSOP prima di finire (oddio, forse sì, ma ne dubito) la lettura dei libri; però ci sono una gran quantità di informazioni ed esercizi. Alla fine di questo volume, l’autore mostra anche delle mani reali tratte da un torneo delle WSOP e un heads-up di Phil Ivey. Questi due libri rappresentano delle ottime letture e dovrebbero fare parte della vostra biblioteca se siete giocatori di tornei no-limit.
Recensione a cura di Dino
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