Gli Zulu Warriors del Birmingham City occupano un posto unico negli annali hooligan in quanto sono stati la più grande firm multirazziale in Gran Bretagna. Una volta, le gradinate di St Andrew's erano popolate da skinheads e bootboys, molti di loro fortuitamente razzisti. Ma nei primi anni '80, un oscuro gruppo chiamato The Apex unì bianchi e neri mentre sullo sfondo furoreggiavano la scena Ska-2 tone e quella emergente dei football casuals. Molto presto The Apex lasciò il posto agli Zulus, che presero il nome da un coro sentito per la prima volta a Manchester contro il City nel 1982. Con l'espandersi dei numeri a parecchie centinaia, la firm divenne temuta per la ferocia ed ammirata ed emulata per lo stile casual. Caroline Gall ha avuto la fortuna di poter entrare in contatto con la firm e di poterne intervistare leader ed associati per più di un anno. Nel libro esamina la rivalità con i vicini dell'Aston Villa e come epici scontri con altre mob videro diventare gli Zulu una delle “top five“ nel paese. Scopre il loro ruolo in alcuni dei peggiori disordini legati al football dei tempi moderni, rivela come la gang si sia poi divisa in due separate firm, di hooligans e di criminali, e dà uno sguardo profondo alla “Operation Red Card“, l’indagine della Polizia delle West Midlands sulle loro attività. Caroline Gall traccia anche il coinvolgimento degli Zulu nella scena rave, la storia di gang come la Brew Crew e i Junior Business Boys, e la cronaca delle più grandi sfide degli anni recenti contro le mob di Tottenham, Stoke City, Millwall, Cardiff, Portsmouth, Liverpool e Wolves culminando con la spaventosa Battaglia di Rocky Lane contro i Villa nel 2002. Neri, bianchi e Blue: ecco a voi la Zulu Warriors football firm.

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