Titolo Libro: HARRINGTON VOL 1

Recensione: Recensione apparsa su Assopoker.com

Dan Harrington non ha solo vinto il World Series of Poker nel 1995, ma ha collezionato un posto al tavolo finale dello stesso evento nel 1987, ed è stato, per due anni consecutivi (2003 e 2004), tra i primi quattro nelle edizioni con maggior affluenza di giocatori. “Action Dan”, il simpatico nickname che qualcuno gli ha appioppato per via del suo gioco solido, ha collaborato con il famoso campione di backgammon, nonché autore, Bill Robertie, per presentarci alcune sue considerazioni sul come giocare i tornei no-limit di Texas Hold’em. Ed aveva così tanto da dire e raccontare che c’era materiale per scrivere due volumi. Il primo volume, un “mattone” di circa 400 pagine, si focalizza maggiormente sugli aspetti concernenti lo svolgimento della prima parte dei tornei. Nel secondo volume troverete argomenti più avanzati, situazioni particolari, e come adeguare la giusta strategia man mano che si avanza nel torneo. Il testo si apre con del materiale introduttivo. Si nota subito che i due autori si riferiscono maggiormente a giocatori che hanno già un po’ d’esperienza. Probabilemente, quelli che non hanno mai giocato in questi eventi farebbereo meglio ad iniziare da qualche altro testo. Subito dopo la breve introduzione, si passa a parlare di alcuni consigli teorici. Vengono esaminati i più comuni stili di gioco, i tipi di tornei. Troviamo consigli su come scegliere il tavolo giusto, e informazioni sulle probabilità e analisi delle mani. Il tutto a un livello introduttivo, ma comunque necessario. Lo stile descrittivo e lineare e facilmente comprensibile e le informazioni vengono presentate in maniera corretta e precisa. Le ultime 200 pagine coprono argomenti che chiunque di noi si aspetterebbe di trovare in un libro del genere. Gli autori esaminano il gioco delle mani ad ogni singolo round. Queste sezioni sono ricche di esempi e il lettore viene guidato passo-passo attraverso un’attenta analisi di molte situazioni reali. Nonostante altri tentativi da parte di molti scrittori, Harrington dimostra chiaramente di sapere come giocare certe mani è perché conviene agire in un certo modo. Quale miglior maestro allora? Unico piccolo appunto: forse in alcune parti mi sarebbe piaciuto avere maggiori informazioni su alcune delle situazioni proposte. Resta il fatto, comunque, che l’analisi svolta nel testo è notevole. Il testo rappresenta un’eccellente opportunità per aspiranti campioni di poker di catapultarsi nella mente di un vero giocatore. Gli esempi sono ottimi e, anche se principalmente orientati al gioco nei tornei, forniscono ottimi spunti anche a chi frequenta i tavoli no-limit cash game. In conclusione, il miglior libro che abbia mai letto negli ultimi tra anni (e ne ho letti davvero tanti). Scrittura chiara, analisi precisa, e molti argomenti stimolanti. Forse non il meglio per i principianti, ma sicuramente ottimo per i giocatori di livello intermedio e avanzato.Recensione a cura di Assopokerhttp://www.assopoker.com

Recensione: Recensione apparsa su Pokeritaliaweb

Dan Harrington è un famoso pro della scuola che riuniva anche Erik Siedel.Ha vinto nel 95 le WSOP (secondo nell'87) oltre a 4 final table consecutivi.E' conosciuto come "Action Dan". Harrington on Hold'em è una trilogia di testi che introducono il giocatore nel mondo del poker in formula torneo. La traduzione di questi testi in Italia ha avuto un successo incredibile ma anche a livello mondiale la triologia di Harrington è consigliata a tutti i nuovi giocatori che vogliono avere un approccio più sistematico e logico al gioco del texas hold'em. Addentrandosi nella lettura Dan ci spiegarà da prima le basi con il volume 1 per poi approfondire numerosi concetti chiave di gioco nel volume 2 per poi finire con strategie, esempi di gioco e situazioni per giocatori "advanced". Anche fra gli utenti PIW in un apposito sondaggio questa triologia è risultata essere la più votata e piaciuta oltre ad essere da tutti consigliata sia ai nuovi giocatori che a quelli più navigati. Sicuramente una serie di testi da studiare per iniziare a gettare solide basi nel nostro gioco, nonchè uno sguardo a 360° sul tipo di gioco e sulle strategie del poker texas hold'em in formula torneo. Da leggere assolutamente.Recensione a cura di Pokeritaliawebhttp://www.pokeritaliaweb.org

Recensione: Recensione apparsa su Pokernews

Per chi non lo conoscesse, Dan Harrington è un giocatore di poker professionista che nella vita ha rastrellato vincite a tornei live per più di $6,500,000. Nato il 6 dicembre 1945 a Cambridge, Massachusetts, oltre ad essere uno dei giocatori di poker più rispettati al mondo, "Action Dan" è anche un ex campione di backgammon e maestro di scacchi. Con il suo caratteristico berretto verde dei Boston Red Sox, Dan Harrington è riconosciuto essere un giocatore tight-aggressive per il suo ricorso ad una gamma di starting hand più rigorosa rispetto alla maggior parte degli altri giocatori professionisti. Il suo gioco solido infatti gli consente di arrivare spesso ai tavoli finali di grandi eventi. Non a caso tra i suoi più grandi successi ci sono un primo posto al Main Event delle World Series of Poker del 2005 ($1,000,000), e altri tre tavoli finali in altri tre Main Event WSOP: sesto nel 1987 ($43,750), terzo nel 2003 ($650,000), e quarto nel 2004 ($1,500,000). Lo stesso anno in cui ha vinto il Main Event, Harrington ha conquistato anche un braccialetto nell'evento $2,500 No-Limit Hold'em ($249,000) oltre a vincere anche il Seven-card stud event all'European Poker Open a Londra. Nel 2005 invece ha raggiunto il suo primo tavolo finale al World Poker Tour, arrivando poi secondo ($620,730) e nel 2007 infine, ha vinto il Legends of Poker ($1,634,865). Il Libro Innanzitutto, occorre vedere l'acquisto di questo libro non come una spesa, ma bensì come un investimento e bisogna inoltre premettere che questo non è un testo per principianti. Harrington stesso afferma nella prefazione di "dare per scontato che il lettore sappia già come giocare a No-Limit Hold'em, per averlo giocato dal vivo, per averlo giocato on-line o anche solo per averlo visto in televisione". In secondo luogo, anche se non è un testo complicato, occorre comunque tenere conto del fatto che è ovviamente basato sull'esperienza di Dan nei tornei high stakes dove i rilanci sono molto più rispettati. Se siete quindi giocatori che principalmente giocate freerolls o tornei con livelli di buy-in molto bassi e con migliaia di giocatori, il libro rimane valido, ma bisogna essere consapevoli che i call sono più frequenti, i rilanci hanno meno effetto per via del largo utilizzo di starting hands più loose e nelle fasi iniziali del torneo si incontrano più maniaci dell'all-in. Occorre quindi essere consci del fatto che alcuni degli aspetti più sottili portati in evidenza da Harrington non sempre si scorgeranno, almeno fino a quando inizierete ad avvicinarvi ai tavoli finali. Ma ora passiamo ad esaminare il libro più da vicino e vedere cosa offre dal punto di vista dei contenuti. La prima parte del libro può risultare abbastanza lenta, Harrington infatti delinea i differenti stili di gioco che un giocatore può adottare, e descrive il tipo di tornei in cui è possibile giocare. La lettura è comunque fin da subito scorrevole e piacevole allo stesso tempo, e rimarrà tale fino alla fine. Uno dei punti di forza di questo libro che emerge presto è la sua applicabilità sia al gioco online che a quello live, che differisce in termini di strategia che un giocatore dovrebbe adottare. Nel capitolo terzo già si trova un paragrafo decisamente interessante proprio per i giocatori online i quali, sprovvisti dei "tell fisici", possono ricorrere al cosiddetto "betting pattern": in quanti piatti entrano i tuoi avversari? Quando hanno una buona mano, fanno puntate forti o puntate deboli? E se hanno una mano debole e tu li aggredisci con un controbilancio, tendono a tirarsi indietro o combattono per il piatto? Le risposte a queste domande vi faranno capire il perché "un giocatore non è altro che la somma dei suoi betting pattern". La quarta parte inizia ad affrontare l'analisi delle mani con l'introduzione dei concetti di pot odds, pay off odds, expressed odds, implied odds e outs. Diventare un giocatore migliore dipende dal riconoscere e saper dosare le puntate favorevoli e allo stesso tempo evitare quelle sfavorevoli o quelle più o meno alla pari. Le informazioni in questo capitolo vi daranno un aiuto significativo sulla lettura dei vostri avversari al tavolo.dandovi un po' di vantaggio rispetto alla gran parte degli altri giocatori. La parte succosa del libro però inizia quando Harrington inizia a descrivere in modo dettagliato le sue raccomandazioni pre-flop, con interessanti paragrafi riguardo lo Squeeze Play e l'All-in prima del flop. Alcuni tuttavia potrebbero obiettare che il suo gioco sia troppo tight e conservativo, ma occorre anche dire che il suo gioco è profittevole, che è decisamente la cosa che più conta alla fine . Nelle sezioni delle restanti 200 pagine, Harrington esamina le mani ad ogni round di puntata, descrivendo come puntare al flop, al turn e al river. Puntare immediatamente al flop è una delle abilità più difficili da comprendere, ma l'approccio metodico di Harrington lo rende più chiaro e più semplice. I concetti poi di continuation e probe bets, anche se non sono concetti nuovi, vengono qui affrontati con un trattamento esauriente e approfondito. Tutti questi capitoli sono poi riempiti di esempi nei quali il lettore è guidato passo per passo attraverso attente analisi di molte situazioni reali. Tra le parti sicuramente più importanti e istruttive del libro ci sono infine le sezioni dei problemi, collocate alla fine di ogni capitolo. In ciascuna di esse Harrington presenta dai 10 ai 20 esempi di mani che lui ha giocato o assistito di persona. Le mani sono scelte specificatamente per illustrare i punti da lui spiegati nel corso del capitolo. Harrington Vol.1 è uno di quei libri che non dovrebbe assolutamente mancare dagli scaffali della libreria di un giocatore di poker. Molti autori hanno scritto libri di poker sapendo come giocare le mani, Harrington invece non solo sa come giocarle ma capisce le ragioni del perchè una certa giocata è più corretta di un'altra e lo comunica in modo chiaro ai propri lettori. Questa sembra essere una rara e preziosa combinazione di doni nel mondo del poker. Recensione a cura di Pokernews http://it.pokernews.com

Recensione: Recensione apparsa su Vegaspokerpro.com

Senza alcun dubbio, è il miglior libro mai scritto sul no-limit hold’em da torneo. Sembrerebbe che dei giocatori reagirono male al manoscritto quando venne mostrato loro prima della pubblicazione del libro. Perché? Perché "Action" Dan Harrington tradusse in parole ciò che a molti giocatori aveva richiesto anni di studio e lo rese accessibile al pubblico. Non si può mettere in discussione il successo di Harrington (vincitore del Main Event delle WSOP nel 1995, due tavoli finali consecutivi nel 2003 e nel 2004 in presenza del maggior numero di iscritti nella storia delle WSOP - fino ad allora -, risultato considerato il migliore di tutti i tempi) e non si può nemmeno mettere in discussione il suo modo di pensare e insegnare espresso nel primo volume del suo manuale in tre parti su come giocare a no-limit hold’em nei tornei. Non fraintendetemi, i concetti del libro sono utili anche per i tavoli cash, ma l’oggetto principale del libro è il poker da torneo e, nello specifico, le fasi iniziali (Volume 2 si occupa delle fasi avanzate di un torneo, compresi la bolla, la fase short-handed e l’heads-up, ed è di per sé un libro fantastico che presenta concetti che altrove non vengono molto trattati). Per il suo modo di insegnare e di scrivere di facile comprensione e i suoi numerosi esempi di mani reali atti a illustrare ogni concetto e far sì che il lettore comprenda davvero ciò che Harrington sta cercando di dire, questo libro rappresenta un altro classico, che dovrebbe stare sui vostri scaffali insieme a Teoria del Poker e Super System di Doyle Brunson. Se giocate a no-limit hold’em, se giocate nei tornei o anche se volete semplicemente leggere un libro di strategia scritto in modo chiaro e provvisto di concetti facilmente applicabili nel gioco, smettete di cercare. Harrington Volume 1 è il libro che fa per voi.  Recensione a cura di Tiburon41 http://www.vegaspokerpro.com/

Recensione: Recensione apparsa su Vegaspokerpro.com

Questo libro presenta al suo interno una quantità enorme di informazioni ottime, ma è fortemente mirato al gioco da torneo. Presenta qualche consiglio per il gioco online, ma, secondo me, i giocatori online sono perfino più di alcune delle giocate che consiglia. L'altra faccia della medaglia è che il libro insegna un gioco che di natura è conservativo, ma con molte variazioni per impedire che gli altri scoprano come giocate. Consiglio questo libro in quanto un ottimo punto di partenza per i giocatori da torneo, anche online; ma se intendete giocare a limit o ai tavoli cash, fareste meglio a leggere prima Hold’em Poker Advanced, di David Sklansky. Harrington Vol. 1 presenta molte analisi di mani, una strategia per il gioco d'apertura e valide indicazioni sulle odds. Quello delle odds è un tema che in molti trovano inquietante, ma, secondo me, Harrington lo rende facile più di altri poiché il più delle volte non bada troppo alla precisione e si serve di matematica generale facilmente padroneggiabile. Un problema cui mi sono imbattuto è stato che, man mano che leggevo il libro, cambiavo il mio gioco e venivo eliminato perché non avevo ancora finito di leggere entrambi i libri e Volume II è necessario per sapere come giocare via via che si avanza sempre di più nel torneo. Sfortunatamente, non esiste nessuna strada più semplice rispetto a leggere entrambi i libri per intero e, nel mentre, giocare a poker. La caratteristica migliore di entrambi i libri è che sono letture facili. Ho trovati altri libri pesanti da leggere, ma i due libri di Harrington sono letture gradevoli tanto quanto istruttive. Se leggete questi libri e poi vi credete Dan Harrington, rimarrete fortemente delusi però. Raccomando caldamente entrambi i libri. Recensione a cura di Dino http://www.vegaspokerpro.com/

Recensione: Recensione apparsa su Vegaspokerpro.com

Il libro rappresenta una lettura obbligata se avete mai pensato di diventare giocatori vincenti nei tornei di NL. La raccolta è composta di tre libri e questa recensione riguarda il primo libro intitolato “Harrington Volume 1”. Il libro ha subito esordito facendomi capire che razza di dilettante ero con le sue discussioni su come diversi tipi di giocatori vedono le mani in modo diverso e a quali elementi di una mano occorre prestare attenzione mentre si gioca. Poi fornisce un esempio di una mano reale tratta dalle WSOP per mostrare il modo in cui questi elementi entrano in gioco. Questa botta mi ha portato immediatamente a volere studiare il libro e migliorare il mio gioco. Volevo diventare capace di pensare come fanno i professionisti e questo libro mi ha senza dubbio aiutato. Il libro passa a discutere i tre diversi tipi di giocatori e spiega nel dettaglio come giocare in ciascuno di questi modi. Lascia a voi decidere quale stile vi si addica di più e fornisce un’analisi di come gli altri tipi di giocatori giocano. Ciò risulta anche utile per quando si varia il proprio stile allo scopo di tenere avversari più bravi nell’incertezza. Dopodiché il libro si occupa di tell, pot odds e di analisi di mani. Parla di come calcolare le pot odds e servirsi dei numeri per determinare quali mani lasciare e con quali mani proseguire l’azione. Quando giocavo non pensavo minimamente alle odds o implied odds, rispetto alle quali il libro mi ha aperto la mente. Dopo viene analizzato il gioco prima del flop. È di gran lunga uno degli aspetti più importanti del gioco del poker. Bisogna tenere conto di molte cose diverse prima di entrare in un piatto e questo capitolo le esamina tutte. Determinando quali mani andrebbero giocate e in quali situazioni prima del flop eviterà problemi dopo il flop e semplificherà di molto le decisioni. Dopo il flop dovete esaminare la struttura del flop e capire non solo in che modo abbia inciso sulla vostra mano ma anche sulle mani degli avversari. Il libro analizza dei flop in rapporto a delle mani tipiche e fornisce un’analisi delle mani che vale la pena continuare a giocare e delle mani che sarebbe il caso di gettare nel muck. Parla anche dei vari tipi di puntate che si possono fare, servendo ognuna per un dato scopo (alcune per far mettere più chips nel piatto, altre per fornire informazioni sulle mani che gli avversari potrebbero avere. Successivamente si parla del gioco al turn e al river e il libro è di aiuto per le diverse situazioni in cui ci si troverà in queste street. L’aspetto più importante di questo libro è rappresentato dai problemi che vengono proposti dopo ogni capitolo. Prende delle mani che si sono svolte nella realtà e le analizza passo a passo. Ciò vi permette di mettere in pratica quanto avete imparato e paragonare le vostre decisioni con il modo in cui Dan giocherebbe la mano. Per riassumere, questo libro rappresenta un buon punto di partenza per mettervi sulla buona strada per diventare un giocatore vincente nei tornei di NL. Come esposto sopra, non tralascia niente, insegnandovi cosa fare nelle tipiche situazioni nelle quali vi troverete lungo tutto lo svolgimento di una mano. Questo libro lo raccomando caldamente a tutti. (NB: Vi serve assolutamente il Volume 2 per le fasi più avanzate di un torneo, quando le strategie cambiano ed entrano in gioco molti altri problemi.) Recensione a cura di wayne_84 http://www.vegaspokerpro.com/

Recensione: Recensione apparsa su Vegaspokerpro.com

Ho provato a prendere questo libro perché il grosso dei tavoli ai quali gioco ora è costituito dai tornei multitavolo di no-limit. Il libro non mi ha deluso. Harrington spiega vari stili di gioco e come fronteggiarli. Ciò risulta molto utile perché, indipendentemente dal proprio stile di gioco, si affronteranno molte persone con altri stili e, se si capisce cosa stanno cercando di fare e come giocarci contro con successo, si andrà senza dubbio molto meglio. Ciò che fa l’autore è illustrare vari punti chiave del poker (come la posizione, lo stack, la presenza al tavolo) e spiegare in che cosa dilettanti e professionisti si distinguono tra loro nell’interpretare gli stili di gioco. L’autore fornisce parecchie mani di esempio e vi chiede come le giochereste. Poi entra nel dettaglio non soltanto di ciò che farebbe lui nella situazione descritta, ma spiega il motivo e il ragionamento alla base dei suoi pensieri. Il libro fornisce una finestra nella mente di un autentico genio del poker e vi permette non soltanto di ricordarvi di cose del tipo, “beh, il libro diceva che contro una puntata così grande dovrei foldare un progetto di scala”, ma anche di capire come leggere la situazione e quando fare call anziché fold ogni volta vi troviate in una situazione come questa. Questo libro è di gran lunga il più utile che abbia letto fino a oggi, poiché non soltanto mi dà delle idee e dei consigli di cui fanno uso i giocatori professionisti, ma mi permette anche di cominciare a pensare come un professionista, in modo da trovarmi meglio preparato per gestire una situazione non trattata in un libro. Recensione a cura di Wixx http://www.vegaspokerpro.com/

Recensione: Recensione apparsa su Parttimepoker.com

In genere la quarta di copertina di ogni manuale è un terreno fertile per il peggior tipo di strombazzamento volto all’autocompiacimento. Di regola, guardo ai riconoscimenti di grandezza che vi trovo con un’abbondante dose di scetticismo. Dan Harrington rappresenta l’eccezione alla regola. Il riconoscimento di fama stampato sul retro di ogni libro di questo doppio volume non potrebbe corrispondere maggiormente alla verità: “[Dan] è l’unico giocatore ad avere raggiunto il tavolo finale (delle WSOP) nel 2003 [su 839 iscritti] e nel 2004 (su 2.576 iscritti) – risultato considerato dagli esperti come il più grande nella storia delle WSOP.” E sì, ha anche vinto nel 1995. Possiamo dire tranquillamente che in fatto di strategia per i tornei di hold’em ne sa qualcosa. Per fortuna, ne sa abbastanza anche su come trasmettere le sue abilità ai lettori. Panoramica: Comincerò con il dire che, nessuno escluso, questo è il mio libro di strategia per il poker preferito di tutti i tempi [NB: sebbene questo libro sia diviso in due volumi e sia venduto come due libri distinti, è fondamentalmente un solo testo che è stato suddiviso soltanto per via della lunghezza, di conseguenza ne parlerò come se fosse un unico libro]. Quando la gente mi chiede di consigliargli un libro di poker, questo è sempre il primo titolo a uscire dalla mia bocca, anche se non mira a imparare la strategia per i tornei. Secondo me, questo libro vi aiuterà a ragionare meglio in materia di poker. Tanto è scritto bene e tanta è la profondità di pensiero di cui dota. Ciò detto, questo libro riguarda esclusivamente il no-limit hold’em da torneo multitavolo e chi è interessato a migliorare il proprio gioco da torneo probabilmente trarrà il massimo giovamento dall’opera di Harrington. In modo analogo, azzarderei che anche i giocatori di cash no-limit potrebbero trarre grande beneficio da questo libro, specialmente vista la carenza di validi testi di approfondimento sul no-limit. Struttura del libro: Semplice ma efficace. Dan suddivide il libro in sezioni generali (tavoli short-handed, heads-up, ecc.) che trattano ogni aspetto e fase del torneo. Ogni sezioni principale è poi ulteriormente suddivisa per porre l’accento su aspetti specifici di un dato elemento (p.es. nella sezione dedicata all’heads-up troverete sottosezioni sul gioco preflop, sulle continuation bet al flop e così via). Al termine di ogni sezione, Dan propone vari problemi, molti dei quali tratti da situazioni reali presentatesi alle WSOP, che illustrano e applicano i concetti discussi nella sezione. Vantaggi distintivi: Il primo grande merito è rappresentato dai problemi. Sono specifici quanto basta per isolare realmente i concetti affrontati, ma non al punto che la risposta risulti subito evidente. Un equilibrio difficile da trovare quando si formulano quiz sulle mani. La seconda cosa che adoro di questo libro è il fatto che insegna SISTEMI. Non si limita a dare qualche consiglio generico e a lasciare sviluppare a voi un quadro d’applicazione. Dan svolge un lavoro magnifico nel tradurre concetti strategici astratti in quadri concreti che ogni giocatore può applicare già dal prossimo torneo. Vi siete sempre domandati quanto corto dovrebbe essere il vostro stack prima di cominciare ad andare all-in con tutto? Non ve lo domanderete più. Siete sempre stati curiosi di sapere quanto valgono veramente le vostre chips in una data fase del torneo? Dan analizza tutto con un linguaggio semplice ma efficace e poi, ancora meglio, vi fa capire come applicare queste indicazioni in un modo organico e razionale. Svantaggi: So già che comincerò a sembrare di parte, ma non ce ne sono. Ho letto circa 40 libri di poker e questo li supera di gran lunga. Arriverei a dire che per me vale più dei miei altri cinque libri migliori messi insieme. (Se fossi un giocatore di limit, Small Stakes di Ed Miller porrebbe termine alla validità di quest’affermazione, ma non lo sono; quindi è così.) Conclusione: Compratelo subito. Se non si ripagasse entro un mese, allora a) avete comprato il libro sbagliato o b) vi siete presi un mese di vacanza dal gioco. Attenzione al tema: 10/10 Due libri, circa 900 pagine su un singolo tema Qualità dei consigli: 10/10 Penso che ci sia qualcosa da imparare per tutti, dal principiante all’esperto. Harrington tiene per sé ben poco. Mi aspetto che la storia del poker tratti questo libro come un salto quantico per i giocatori in generale, nello stesso modo in cui oggi si guarda a Super System di Brunson. Esempi: 8/10 Ogni considerazione è illustrata da esempi chiari ma stimolanti. Il libro perde due punti perché a volte l’illustrazione grafica dell’esempio si interrompe al termine di una pagina e occorre girare pagina per ritrovare il testo, il che dà un po’ di fastidio. Leggibilità: 9/10 Chiaro e corretto. Adeguatezza: 10/10 Tutti possono imparare da questo libro. Tutti. Voto complessivo (no media): 10/10 Il migliore libro di strategia sul poker. Di sempre. VERDETTO: Compratelo subito.

Recensione a cura di Brian Ralentide

per www.parttimepoker.com

Recensione: Recensione apparsa su lvrevealed.com

Non soltanto Dan Harrington ha vinto il Main Event delle World Series of Poker (nel 1995), ma è anche arrivato al tavolo finale della stessa competizione nel 1987 e fra i primi quattro per due anni consecutivi (2003 e 2004) in presenza del maggior numero di contendenti nella storia delle World Series. "Action Dan", nomignolo ironico attribuitogli per via del suo gioco solido, collabora con Bill Robertie, famoso autore e campione di backgammon, per dire la sua sul no-limit hold'em da torneo. Harrington ha così tanto da dire sull'argomento che questo libro rappresenta il primo di una serie di due volumi. Harrington, Vol. 1 parla della maggior parte degli argomenti che un giocatore di tornei di no-limit hold'em vorrebbe conoscere, concentrandosi sul gioco nelle fasi iniziali del torneo. Argomenti più avanzati, situazioni particolari e il modo in cui la strategia corretta cambia nelle fasi avanzate di un torneo verranno trattati in Volume 2. Ciò nonostante, con le sue quasi 400 pagine, Volume 1 rappresenta già di per sé un'opera ricca di contenuto. Harrington e Robertie prendono il via con del materiale introduttivo, ma che è piuttosto breve. Harrington, Volume 1 è chiaramente rivolto a lettori con almeno un po’ di esperienza nei tornei di no-limit hold'em. Chi non ha giocato già in queste competizioni farebbe bene a cominciare con un altro libro prima di darsi a questo. Finito col materiale introduttivo, gli autori passano poi ad alcuni consigli di carattere teorico generale. Questi comprendono un’analisi degli stili di gioco comuni, i tipi di torneo, consigli su come destreggiarsi a un dato tavolo e informazioni su probabilità e analisi di mani. Titti concetti di base ma necessari e vengono presentati qui in uno stile semplice e diretto. Ci sono un sacco di informazioni, sebbene come nel caso di molti libri della Two Plus Two la quantità di parole per pagina non sia poi così alta. Ad ogni modo, lo stile è semplice e diretto. Le ultime 200 pagine si occupano del genere di materiale che ci si augurerebbe di trovare in un libro del genere. Qui gli autori analizzano il gioco delle mani a ogni giro di puntate. Queste sezioni sono ricche di esempi in cui il lettore viene condotto attraverso un'analisi accurata di molte situazioni reali. Sono molti gli scrittori di libri sul poker che sanno come giocare delle mani, ma Harrington chiaramente non soltanto sa come giocarle, ma capisce le ragioni per cui un certo gioco è corretto e riesce a spiegarle chiaramente al suo pubblico. Una combinazione di doti che pare essere rara e di valore nel mondo del poker. Ci sono dei punti in cui mi sarebbe piaciuto che gli autori spiegassero delle situazioni in modo un po' più dettagliato, ma nel complesso le analisi effettuate in questo libro sono lodevoli. Harrington, Volume 1 offre agli aspiranti campioni di poker un'ottima occasione per entrare nella testa di qualcuno che riflette sul gioco a fondo e con cura. Gli esempi forniti in questo libro sono eccellenti. Inoltre, anche se il libro riguarda il gioco da torneo, credo che l'analisi sia abbastanza generica e valida perché anche la maggior parte dei giocatori ai tavoli cash di no-limit possano trarre grandi benefici dalla lettura di questo libro. In conclusione, credo che questo sia nel complesso il miglior libro di poker che abbia letto negli ultimi tre anni; e ne ho letti parecchi di libri sul poker in questo arco di tempo. L’esposizione è chiara, l'analisi è ben argomentata e i temi sono pensati in maniera eccitante. Raccomando caldamente questo libro a ogni giocatore intermedio o avanzato di no-limit hold'em, indipendentemente dal fatto che giochi nei tornei o ai tavoli cash. In sintesi: Harrington e Robertie hanno pubblicato un ottimo libro sul poker da torneo di no-limit hold'em. I concetti presenti in questo libro sono ben argomentati ed espressi chiaramente. Può darsi che non sia un libro ottimo per dei giocatori senza esperienza, ma è un libro eccellente per quanti posseggano anche solo una modesta esperienza. Sebbene Harrington, Vol. 1 si concentri sul poker da torneo di no-limit, credo che questa strategia sia utile anche a chi gioca ai tavoli cash di no-limit. Quindi, alla fine consiglierei a tutti i giocatori di no-limit hold'em di prendere e studiare questo libro.

Recensione a cura di Nick Christenson

per www.lvrevealed.com

 

Recensione: Recensione apparsa su Pokerworks.com

È un fatto generalmente accettato che con la sua serie di tre volumi sull’hold’em l'ex campione del Main Event delle World Series of Poker Dan Harrington abbia elevato la qualità dei libri sul poker da torneo. Ora, lui e il suo co-autore Bill Robertie sono tornati per cercare di ripetersi nel campo dei tavoli cash di no-limit hold’em con la loro serie di due volumi, Cash Games. In questo articolo mi concentrerò sul primo volume, che si occupa del gioco prima e dopo il flop. Forse il concetto più importante nei libri di Harrington sul gioco da torneo è il fattore M, il rapporto tra il proprio stack e i blinds e gli ante necessario per giocare un giro completo di mani. In questo libro Harrington comincia riprendendo questo concetto, spiegando che la principale differenza tra il gioco da torneo e il gioco ai tavoli cash è che, con i blinds sempre uguali, coloro che sono seduti al tavolo praticheranno sempre un poker deep stack vero, a meno che non optino per uno stack più corto. Di conseguenza, l'obiettivo della strategia passa dall'accumulo di un numero sufficiente di chips in un torneo così da tenere testa alla struttura sempre crescente dei blinds allo sviluppo di un metodo di gioco completo che permetta di vincere tutto lo stack dell’avversario. Per chi conosce la reputazione di giocatore estremamente tight di Harrington che gli è valsa l’epiteto di “Action Dan” perché di azione ne dà molto raramente in un torneo, in questo libro i suoi consigli su come giocare la mano arriveranno come una sorpresa. Comincia dall'esaminare l'atteggiamento di un tipico giocatore “rock”, che entra nei piatti soltanto con carte premium. Questo giocatore diventa in brevissimo tempo facile da leggere per chiunque non sia un giocatore molto scarso; e finirà o per vincere piatti molto piccoli (quando centrerà il flop) o perdendo piatti molto grandi (quando giocherà in overplay la sua mano contro avversari che si sfrutteranno del suo stile prevedibile). Harrington mette in guardia contro questo tipo di gioco e suggerisce invece di giocare un range più ampio di carte, che comprenda suited e unsuited connectors, one-gappers e le coppie più basse. Questo range di mani di partenza più ampio aiuterà a tenere gli avversari nell'incertezza, cosicché non possano mai leggere tanto facilmente le vostre azioni. Harrington afferma che, a dispetto delle loro migliori intenzioni, quasi tutti i giocatori rientreranno pur tuttavia in uno schema prevedibile relativamente al modo e al momento in cui giocano le loro varie combinazioni di carte; e questo schema sarà lo stesso “leggibile” dai migliori giocatori. La sua soluzione? Randomizzare le proprie azioni utilizzando la lancetta dei secondi del proprio orologio. Ancora una volta, si tratta di un'idea che aveva presentato nei libri dedicati al gioco da torneo, ma qui questo concetto assume un ruolo molto più importante. Per ogni possibile giocata prima e dopo il flop, Harrington consiglia diverse percentuali di rilancio, call e fold. Ad esempio, in early position, rilancia i suited connectors il 15-25% delle volte e folda negli altri casi. Anziché prendere da solo la decisione, guarda la lancetta dei secondi del suo orologio e, in base a dove si trova nel quadrante, effettua la giocata appropriata. Questa casualità genera un giocatore molto più pericoloso, perché si diventa imprevedibili. Il libro presenta tutta quell'analisi approfondita delle mani che i lettori ormai si aspettano da Harrington, e tutta la sua competenza è messa in tavola per formare giocatori di ogni livello. Sono numerose le analisi che eleveranno il vostro gioco verso nuove altezze, tra le quali la prima e la seconda legge di Harrington e una discussione approfondita delle “Metagame”, ossia il gioco psicologico all'interno del gioco stesso. Se ho da muovere una critica nei confronti del libro, è che, viste le tante combinazioni di giocate descritte nelle sue pagine, sarebbe utile avere uno schema che consenta al lettore di vedere le sue opzioni in un formato più sintetico. Ancora una volta, Harrington e Robertie hanno rivoluzionato la letteratura dedicata al poker. Essendo io uno che lavora per risolvere le lacune nel proprio gioco, questo è un libro che leggerò migliaia di volte. Come giocatore di poker, vorrei invece bruciare tutte le copie rimanenti di questo libro cosicché i miei avversari non abbiano l'opportunità di imparare da uno dei veri maestri del gioco.

Recensione a cura di ClearSpine

per www.Pokerworks.com